L’ultimo vertice, dopo sette giorni di protesta della marineria che dallo scorso sabato in più luoghi incontrando diversi interlocutori, hanno portato avanti le ragioni della loro contrarietà al regolamento europeo 982.
Erano presenti a Roma, anche il direttore generale della pesca Rigillo la euro parlamentare Tardino e i deputati Viviani e Cimino.
Si è cercato di trovare possibili soluzioni al problema del divieto di pesca che rischia di portare al collasso le marinerie siciliane. Il sottosegretario ha ha preso un impegno politico per porre in essere tutte le possibili soluzioni per fronteggiare il regolamento 982 impegnandosi a coordinare gli europarlamentari italiani della commissione pesca europea per cercate soluzioni tecniche e bloccare la operatività del regolamento. Allo studio vi sono alcune ipotesi di lavoro.
Durante l’incontro il sottosegretario ha anche parlato di alcune misure compensative a favore degli operatori i quali hanno però chiesto in primo luogo di potere andare in pesca con serenità e con dignità per il sostentamento delle proprie famiglie.
Al termine della riunione, i rappresentanti della pesca presenti fra i qualo anche il saccense Calogero Bono, hanno manifestato un moderato ottimismo, in attesa che dalle parole ascoltate in questi giorni, dal Prefetto, dal presidente Regione e ieri dal sottosegretario, devono seguire i fatti.
Non è escluso che la protesta delle marinerie possa continuare.