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Ritorno a scuola il 12 settembre in Sicilia, tutte le novità dell’anno scolastico 2024-2025

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Manca sempre meno all’inizio dell’anno scolastico 2024-2025 e sono molte le novità che attendono gli studenti tra i banchi di scuola. Nonostante le richieste di riaprire le scuole a ottobre, il calendario scolastico rimane invariato: le lezioni inizieranno tra l’11 e il 16 settembre, a seconda delle regioni. Il 12 settembre segnerà il ritorno in aula per gli studenti di Lombardia, Campania, Sicilia, Sardegna e Molise.

Come di consueto, il calendario scolastico prevede delle chiusure per le festività nazionali, che scandiranno l’anno scolastico. Ecco tutte le date:

– 1 novembre 2024: Tutti i Santi

– 8 dicembre 2024: Immacolata Concezione

– 25 dicembre 2024: Natale

– 26 dicembre 2024: Santo Stefano

– 1 gennaio 2025: Capodanno

– 6 gennaio 2025: Epifania

– 20 aprile 2025: Pasqua

– 21 aprile 2025: Lunedì dell’Angelo

– 25 aprile 2025: Festa della Liberazione

– 1 maggio 2025: Festa del Lavoro

– 2 giugno 2025: Festa della Repubblica

La data di conclusione delle lezioni varia, come sempre, a seconda della regione. La fine dell’anno scolastico sarà compresa tra il 6 e il 13 giugno per le scuole primarie e secondarie, mentre le scuole dell’infanzia chiuderanno il 30 giugno. Per legge, il calendario scolastico non può prevedere meno di 200 giorni di lezione.

Tra le principali novità spicca il divieto assoluto di utilizzare smartphone all’interno delle scuole. Il governo, insieme al ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha intensificato la lotta contro l’uso dei telefoni cellulari in classe, proibendone l’utilizzo anche per scopi didattici. Il divieto coinvolge tutti gli alunni fino alla scuola secondaria di primo grado. Tuttavia, sono previste eccezioni per studenti con disabilità o disturbi dell’apprendimento. L’uso di altri strumenti digitali, come computer e tablet, sarà consentito solo previa autorizzazione degli insegnanti. Il mancato rispetto di queste regole comporterà sanzioni disciplinari.

Un’altra importante modifica riguarda il voto in condotta, che vedrà cambiamenti significativi non appena la riforma del disegno di legge Valditara sarà approvata. Il nuovo sistema prevede che un voto di 5 in condotta comporti la bocciatura automatica, mentre un 6 in condotta alle scuole superiori comporterà un debito in educazione civica, che dovrà essere recuperato con un esame al termine delle vacanze estive. L’esame consisterà nella preparazione di un elaborato sui temi della cittadinanza attiva e solidale. Anche nelle scuole medie il voto in condotta sarà importante, influenzando l’intero anno scolastico degli studenti.

Il contrasto al bullismo sarà al centro delle nuove norme: comportamenti aggressivi o violenti potrebbero portare a una bocciatura, in quanto un 5 in condotta o un voto inferiore sarà sufficiente per impedire la promozione. Le lezioni di educazione civica saranno ampliate, con un minimo di 33 ore dedicate a temi come la dipendenza da stupefacenti e da web e social media, oltre a nuove lezioni su educazione finanziaria e risparmio.

Anche le regole sulle sospensioni subiranno modifiche. Gli studenti sospesi per uno o due giorni dovranno partecipare ad attività di riflessione e approfondimento, con la successiva stesura di un elaborato. Per sospensioni superiori ai tre giorni, sarà previsto l’obbligo di partecipare ad attività di cittadinanza solidale presso strutture convenzionate con la scuola, in un’ottica di recupero educativo.

Le novità riguarderanno anche i docenti. Saranno introdotti il docente-tutor e il docente-orientatore nelle scuole medie. Inoltre, verranno introdotte sanzioni per chiunque metta in atto comportamenti violenti nei confronti del personale scolastico. I comportamenti saranno puniti con multe che variano da 500 a 10 mila euro, da versare all’istituto scolastico, senza contare le possibili conseguenze penali.

Per affrontare in modo più efficace queste problematiche, verrà istituito l’Osservatorio nazionale sulla sicurezza del personale scolastico, con l’obiettivo di promuovere attività di formazione e sensibilizzazione contro la violenza fisica e verbale nelle scuole.

Una delle innovazioni più rilevanti del prossimo anno scolastico è l’estensione della copertura assicurativa per studenti e insegnanti. Grazie alla legge n. 85 del 3 luglio 2023, l’assicurazione Inail contro gli infortuni, che fino allo scorso anno copriva solo i laboratori e le palestre, sarà ora estesa a tutti gli ambienti scolastici.

Infine, debutta un nuovo modello di scuola in 150 istituti superiori italiani, che prevede un percorso quadriennale seguito da due anni di formazione specializzata presso gli ITS Academy, scuole di eccellenza ad alta specializzazione. Questo nuovo modello punta a una maggiore integrazione con il mondo del lavoro, ampliando le attività di laboratorio e i percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (ex alternanza scuola-lavoro, ndr).

Cristian Ruvanzeri
Cristian Ruvanzeri
Studia comunicazione, pubblicità e marketing all’Università di Palermo. Nel 2022 entra a far parte della redazione di Risoluto. Oltre a scrivere articoli, assume il ruolo di content creator. È iscritto all’Associazione Nazionale Social Media Manager.

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