Importanti novità strutturali riguardano le Aree di emergenza-urgenza presso gli ospedali di Sciacca ed Agrigento con il prossimo inizio del globale rifacimento del Pronto soccorso del “Giovanni Paolo II” e nuovi interventi per il potenziamento della terapia intensiva al “San Giovanni di Dio” dove è previsto anche il completamento dei lavori per le procedure di sanificazione di uomini e mezzi.
Riappaltati e nuovamente consegnati ieri mattina i lavori di approntamento di otto posti di terapia intensiva e dodici di terapia sub-intensiva all’ospedale di Agrigento per un importo dei lavori di 1.899.569 euro.
Proprio ieri l’ingegner Tuccio D’Urso, in qualità di soggetto attuatore del commissario delegato (Legge 17 luglio 2020) e direttore dell’Ufficio speciale per il potenziamento della rete ospedaliera della Regione Siciliana, ha provveduto alle necessarie operazioni presso il nosocomio di Agrigento.
“Il riappalto si è reso necessario – ha affermato l’ingegnere D’Urso – dopo l’abbandono delle opere da parte dell’Impresa Italiana Costruzioni aggiudicataria, con appalto Invitalia, dei lavori in provincia di Agrigento. L’Ufficio speciale si è visto costretto, a causa dell’abbandono, a riappaltare i lavori che oggi vengono consegnati, i nuovi lavori del Pronto soccorso dell’ospedale di Sciacca, di prossimo inizio, nonché i lavori iniziati e abbandonati anch’essi del Pronto soccorso del “San Giovanni di Dio” di Agrigento. Per questi ultimi, utilizzando le procedure d’emergenza, è già stato affidato il completamento della sanificazione del personale Seus e dei mezzi”.
Ieri mattina D’Urso è stato accolto in ospedale dal commissario straordinario ASP, Mario Zappia, alla presenza del direttore sanitario di presidio ad interim, Adriano Cracò, del direttore del reparto di rianimazione e terapia intensiva, Gerlando Fiorica, e del direttore dell’Area Risorse Tecniche, Alessandro Dinolfo.
“Le attenzioni della Direzione strategica ASP nei confronti delle Aree di emergenza-urgenza ospedaliere sono massime – ha commentato il commissario Zappia – ed in questo senso siamo continuamente alla ricerca di nuovi professionisti sanitari nonostante diversi bandi di reclutamento siano purtroppo andati deserti. I Pronto soccorso rappresentano il primo contatto dell’utenza con l’assistenza sanitaria in regime di acuzie e per questo necessitano di ogni sforzo per cercare di migliorare i livelli d’assistenza incrementando il personale.
Sul piano strutturale possiamo certamente dire che il riavvio delle attività, dopo un necessario periodo di stallo, riceva oggi un nuovo e decisivo impulso grazie all’intervento dell’Ufficio speciale per il potenziamento della rete ospedaliera della Regione Siciliana. Siamo certi – conclude Zappia – di poter consegnare nel breve alla popolazione della provincia strutture completamente ammodernate e, al contempo, confidiamo che il nostro impegno per il reclutamento di nuovi medici ed infermieri dia finalmente buon frutto”.