Da Alessandria della Rocca a Santo Stefano di Quisquina, da Cattolica Eraclea a Menfi. Quattordici i Comuni rappresentati a Sciacca all’incontro promosso dal sindaco, Fabio Termine, per definire i dettagli del sit-in di protesta fissato per sabato 28 ottobre, per sollecitare in particolare migliori condizioni di assistenza ospedaliera nel territorio.
La presenza di sindaci questa volta è andata oltre l’area del Riberese e quella del Belicino. Anzi, dal Comune di Ribera non è arrivato nessuno.
I sindaci o gli assessori presenti dei Comuni di Sciacca, Cattolica Eraclea, Caltabellotta, Alessandria della Rocca, Lucca Sicula, Santo Stefano di Quisquina, Montallegro, Burgio, Villafranca Sicula, Cianciana, Santa Margherita Belice, Menfi, Sambuca e Montevago.
Il sindaco di Sciacca, Fabio Termine, ha detto che quel documento contenente una modifica del sistema sanitario regionale a suo parere era uscito “per verificare la reazione del territorio che per Sciacca c’è stata, di netto dissenso”.
I sindaci hanno posto anche altre questioni che spesso, probabilmente, sfuggono, come la “disaffezione dell’area Belicina per l’ospedale di Sciacca” di cui ha parlato il sindaco di Menfi, Vito Clemente. Santo Borsellino, sindaco di Cattolica Eraclea, ha fatto un esempio concreto di disagio, quello della mancanza di un pediatra nel suo Comune.
Intanto, proprio stasera vertice operativo a Palazzo d’Orleans sulle nomine dei dirigenti generali delle Asp e delle Aziende ospedaliere. Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha incontrato l’assessore alla Salute, Giovanna Volo, il dirigente generale del dipartimento di Pianificazione strategica, Salvatore Iacolino, e il capo di gabinetto dell’assessore, Giuseppe Sgroi, per fare il punto in vista in vista delle prossime designazioni dei manager.
