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Comune di Sciacca

Tari 2017: occorre vararla entro fine mese, altrimenti si trasformerà in debito fuori bilancio

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Si è trasformata in una autentica patata bollente al comune di Sciacca l’attesa introduzione della Tari, la tassa rifiuti per l’anno 2017. Ai sensi di legge le tariffe vanno approvate entro il 31 marzo, in uno col nuovo bilancio di previsione, in scadenza tra poco più di tre settimane. L’Amministrazione Di Paola è tutt’altro che pronta ad approvare il nuovo strumento finanziario, e per diverse ragioni. Ciò non toglie, tuttavia, che la Tari debba essere comunque varata. In caso contrario, infatti, la somma utile a coprire i costi per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani si trasformerebbe in un colossale debito fuori bilancio.

Come uscire dall’impasse? Difficile a dirsi. Uffici e amministrazione sono alle prese con un vero e proprio negoziato. È di tutta evidenza, come paventato nelle settimane scorse dal Consigliere di Opposizione Paolo Mandracchia, che la Giunta Di Paola preferirebbe passare la palla alla prossima amministrazione. Sarebbe politicamente drammatico presentarsi alle elezioni dopo aver consegnato agli avversari un argomento così impopolare come quello tributario. Una soluzione sarà individuata nei prossimi giorni, fermo restando che entro fine marzo il bilancio non potrà essere approvato. Lo dicono i tempi necessari ai revisori dei conti e quelli utili alla Commissione competente per esprimere i pareri di competenza. Per non dire che i conti, che già faticarono a tornare un mese fa, quando fu approvato il bilancio di previsione dell’anno precedente, sono lontani dall’essere chiusi.

Tari 2017 che dovrà produrre un introito certo di 6,2 milioni di euro. Oltre ai 5 milioni previsti dalla copertura totale del servizio, occorre aggiungere un altro milione derivato dall’aumento dei costi dello scorso anno, quello scaturito dall’emergenza discariche che mandò in sofferenza l’intero sistema dello smaltimento, con il ricorso forzato delle tonnellate di spazzatura raccolte prima alla stazione di trasferenza di Alcamo e poi alla discarica di Lentini. Tassa rifiuti che, dunque, a Sciacca sarà più cara del 20%. E questo è un problema in più, soprattutto per quegli onesti cittadini che hanno pagato regolarmente la tassa dello scorso anno. Sì, perché più che preoccuparsi di scovare gli evasori, il legislatore, con una logica a dir poco bizzarra, impone che gli eventuali aumenti vengano spalmati su chi ha ottemperato onestamente al suo onere contributivo. Se si pensa che da tre anni il Comune incassa il 40% in meno di quanto dovrebbe incassare, il principio dell’equità fiscale è un principio che da queste parti non gode di alcuna cittadinanza.

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