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Venti milioni di metri quadrati di spiagge libere da rifiuti e plastiche, il WWF Sicilia scende in campo con “RiPartyAmo”

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Guidati dal Presidente del WWF Sicilia Area Mediterranea, Giuseppe Mazzotta, i volontari hanno perlustrato un’area di almeno due ettari che, dalla foce del fiume Platani, arriva fino alla punta di Capo Bianco, raccogliendo due quintali di plastiche, ma constatando che la difficoltà ad arrivarci ne scoraggia la manutenzione.

Bella come una mattina d’acqua cristallina. È con le parole di una canzone di Lorenzo Cherubini che il WWF Sicilia, Area Mediterranea, ha voluto descrivere la mattinata che ha visto un gruppo di volontari recarsi alla foce del fiume Platani, nel territorio di Cattolica Eraclea, dove si arriva attraversando la zona archeologica di Eraclea Minoa.
Luogo d’incanto dove Dedalo approdò inseguito da Minosse per fondare una nuova dinastia di bellezza, sparsa per la Sicilia in ogni centro che vede l’opera dell’uomo.
Con il patrocinio del Comune di Cattolica Eraclea e la collaborazione della Pro Loco, di cui era presente il presidente Mauro Catania, del Comitato Civico Cattolicese, del Lions Club di Ribera, Menfi Città Italiana del Vino 2023, Candidatura Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025 e di Nica Onlus, ha avuto luogo l’evento “RiPartyAmo”, sponsor Jova Beach Party e Intesa Sanpaolo, per raggiungere l’obiettivo di liberare 20 milioni di metri quadrati di spiagge e margini di fiumi e laghi da rifiuti e plastiche.
L ‘area di almeno due ettari che, dalla foce del fiume Platani arriva fino alla punta di Capo Bianco, è difficile da raggiungere. I volontari del WWF hanno raccolto due quintali di plastiche. È la cosiddetta spiaggia dei nudisti, e i volontari vi hanno trovato diversi cumuli di plastiche raccolte, ma non portate via. Tuttavia, secondo i volontari, la difficoltà a raggiungere il luogo ne scoraggia la manutenzione.
“Raccomandiamo a tutti di non effettuare soltanto la raccolta dei rifiuti – dicono – ma di provvedere anche alla loro rimozione, perché soltanto così si potrà stare con la coscienza in pace”.
L’operazione è stata riempita di bellezza grazie all’intervento di Domenico Macaluso, responsabile scientifico del WWF Sicilia Area Mediterranea e Ispettore Onorario per i Beni culturali della Regione Siciliana, che ha dato vita ad ogni luogo e reperto recuperato attraversando storia, leggenda, misteri e aspirazioni di questo sito che sa di magico.

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