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Comune di Sciacca

Presenze quintuplicate per “Le vie dei Tesori” a Sciacca, vera sorpresa del festival

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Nel terzo weekend di ottobre delle “Vie dei
Tesori” raggiunte quasi 35mila presenze, per un totale
di 84.827 visitatori nei primi tre weekend di programmazione di questa
seconda tranche che vede, al fianco di Palermo e Catania, anche Ragusa, Scicli, Sciacca, Cefalù ed Erice che erano alle ultime giornate di
partecipazione. Nelle due più grandi città siciliane si andrà invece avanti fino al 31 ottobre. Il miglior risultato si registra a Palermo dove i visitatorisono stati 23.950 che sommati agli oltre 34 mila dei primi due weekendportano a superare le 58 mila presenze nel capoluogo, nonostante un po’ di pioggia abbia impedito l’accesso ad alcuni giardini e spazi verdi.

Anche a Catania il festival è veramente sbocciato e
si contano quattromila presenze nel weekend che portano a superare i
novemila visitatori nei primi tre fine settimana.

Sciacca è la vera sorpresa, con quasi 2mila presenze chiude il festival a 4808 visitatori, presente più che quintuplicate rispetto allo scorso anno. Ottime performance anche per
Scicli con i suoi 1110 visitatori (che diventano 2647 nei tre weekend);
Cefalù, al debutto, vince di poco sulla lunghezza: sono 978 ad aver
scelto la cittadina normanna nell’ultimo fine settimana, ma sono 2783 lungo
l’intero festival. Infine Erice con 1817 presenze nei tre weekend.

A Sciacca, la chiesa dello Spasimo, riaperta dopo oltre sessant’anni, ha riscosso l’interesse e i ricordi degli stessi saccensi che hanno potuto ammirare le opere di Franco Accursio Gulino: la sua personale “Domus” ha avviato uno stretto colloquio con la chiesa slabbrata. La mostra resterà aperta ancora per parecchie settimane. Molto interesse anche per i tetti del Carmine con l’affaccio sulla città dal campanile, e l’inattesa parte  medievale della chiesa. E poi per le case private: a partire da palazzo
Licata Borsellino con il suo giardino segreto e gli assaggi delle dolci ova
murina. Molto frequentate anche le passeggiate che hanno permesso di scoprire i laboratori di lavorazione della ceramica e del corallo, e gli scorci
della città antica. Aperto per pochissime ore e subito sold out, il
carcere, grande interesse per le attività dei pescatori spiegate dagli
stessi protagonisti.

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