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Operazione “Caronte”, Bucalo resta ai domiciliari con autorizzazione a recarsi al lavoro

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Il Gip del Tribunale di Marsala, Riccardo Alcamo, accogliendo la richiesta degli avvocati Luigi e Sandro La Placa e Filippo Guagliardo, ha autorizzato Marco Bucalo, di 31 anni, di Menfi, indagato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina nell’operazione “Caronte”, a recarsi al lavoro, nel suo negozio, soltanto nelle ore del mattino. Bucalo rimane, pertanto, ai domiciliari, ma con l’autorizzazione a recarsi al lavoro. Il giudice ha rigettato la richiesta di revoca dei domiciliari. Il Tribunale del Riesame di Palermo aveva già attenuato la misura, dal carcere ai domiciliari, per Bucalo, accogliendo la richiesta dei difensori. Altre misure cautelari emesse in quest’operazione sono state annullate o attenuate dal Riesame.

Nella foto, l’avvocato Luigi La Placa

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