A distanza di 52 anni dal sisma che distrusse la chiesa Madre di Montevago, finalmente oggi sono stati consegnati i lavori di catalogazione e restauro alla ditta Impresalv di Favara che si occuperà di rimuovere i massi rimasti nella struttura dopo il crollo provocato dal terremoto del 1968, la messa in sicurezza delle colonne e quindi la fruizione al pubblico della pavimentazione della chiesa ai fini turistici.
Il direttore dei lavori, l’architetto Alfonso Cimino, ha spiegato che si cercherà di ricostruire tutti gli elementi crollati:
“Questo intervento – ha spiegato l’architetto Alfonso Cimino – nasce da un progetto preliminare di alcuni anni fa per la ricostruzione della vecchia chiesa Madre di Montevago, lì dov’era e com’era, attraverso un processo di anastilosi, rimontando quindi quelle pietre che sono cadute dopo quel tragico evento del 1968. Oggi con questo primo progetto stralcio si andranno a togliere le pietre crollate col terremoto per catalogarle e studiarle ai fini di una possibile ricostruzione per anastilosi, quindi come un puzzle, ricostruendo tutti gli elementi architettonici crollati. Questi lavori daranno anche la possibilità di poter rendere immediatamente fruibile la pianta della chiesa con una nuova pavimentazione e con una illuminazione per la fruizione serale, mettendo soprattutto in sicurezza gli elementi residuali che sono rimasti in piedi, alcune colonne e parte dei muri perimetrali”.
Oltre al sindaco di Montevago, Margherita La Rocca Ruvolo, anche il dirigente dell’ufficio tecnico comunale ha espresso il suo entusiasmo a riguardo:
“Oggi – ha detto l’ingegnere Rossella Sanzone – è una giornata memorabile perché dopo 52 anni dal sisma si interviene per ridare vita a questa bella chiesa. Siamo molto contenti per questo inizio dei lavori e speriamo che a breve vedremo il risultato finale, che è quello di rendere nuovamente fruibile la pavimentazione, quindi poter rivivere in qualche modo quello che era all’epoca questo bellissimo duomo”.
La vecchia chiesa Madre di Montevago, inoltre è candidata a “I Luoghi del Cuore”, la campagna nazionale per i luoghi italiani da non dimenticare promossa dal FAI in collaborazione con Intesa Sanpaolo.