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La Dad a Ribera, i genitori degli alunni sempre più dubbiosi sul ritorno a scuola: “Occorre rientrare in sicurezza”

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” Zona arancione o rossa non cambia nulla. Si ritorna a scuola, ma nel frattempo quali sistemi sono stati attivati per un rientro in sicurezza?” E’ quanto hanno scritto ancora i 250 genitori degli alunni che frequentano le scuole “Navarro”, “Crispi” e “Don Bosco” di Ribera che, alcuni giorni fa, avevano scritto all’amministrazione per far continuare la Dad ai loro figli.

“Come già evidenziato, in precedenza – scrivono oggi i genitori degli alunni – la perplessità degli stessi dirigenti scolastici e sindaci della provincia induce a chiedere proprio questo: impianti di areazione automatici nei locali scolastici, forniture di mascherine anti-covid PFF2, visto che quelle chirurgiche fornite dalla scuola, sono considerate da molti di pessima qualità e non a caso rifiutate in massa. Il ritorno a scuola – sottolineano – è un desiderio che abbiamo in animo da molto tempo, ma è necessario che ci siano le condizioni di sicurezza, perchè come abbiamo detto in precedenza con l’arrivo della variante inglese non basta più il metro di distanza, che non esiste specialmente nelle classi sovraffollate, bisogna agire con prudenza, per non essere costretti a tornare indietro. Rimane ai dirigenti scolastici garantire la massima sicurezza delle nostre scuole ricambiando l’aria semplicemente aprendo le finestre. Poi, oltre ai basilari dispositivi di sicurezza, già forniti, si potrebbero attivare entrate e uscite a scaglioni per evitare assembramenti non solo degli alunni ma anche da parte dei genitori, per non parlare dei tanto richiesti tamponi salivari invece di rientrare con una semplice autocertificazione. La cosiddetta deroga è consentita ai sindaci locali in accordo con l’Asp solo in casi di eccezionale e straordinaria necessità dovuta alla presenza di focolai o rischio elevato di diffusione del virus e delle sue varianti nella popolazione scolastica, ma la nostra opinione è che con la riapertura di tutte le scuole, a Ribera, anche se in leggero miglioramento, la situazione rimane abbastanza delicata e noi siamo più che convinti che i contagi aumenteranno proprio perchè, come espresso in precedenza, inconsapevolmente il virus si trasmette dalle famiglie alle scuole e dalle scuole alle famiglie. La situazione non potrà che peggiorare. I nostri governatori si stanno muovendo per una graduale apertura delle scuole, ma in realtà non ci stanno garantendo le condizioni adatte per il rientro. In Sicilia la sanità è in grande difficoltà e si dovrebbe fare il possibile per tutelare la salute e prevenire il contagio. Quindi si alla gradualità, ma lasciare comunque ai genitori la scelta della DAD. Questo, purtroppo, non sarà possibile poichè l’assessore regionale all’Istruzione Lagalla non ci ha dato la possibilità di decidere per noi stessi e per il bene comune della popolazione scolastica. Quindi rientreremo ubbidienti a scuola, ma con la consapevolezza che ci hanno tolto il diritto costituzionale più grande : “La Libertà di decidere”, come marionette mosse da fili collegati all’opinione di un governo, in virtù di un fantomatico rischio calcolato a nostro discapito.”

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