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Comune di Sciacca

L’operazione antidroga con gli arresti a Ribera, neanche la pandemia bloccava lo spaccio

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“Gli indagati perseveravano nell’attività di spaccio anche nel vigore dell’emergenza sanitaria e dei correlati divieti di spostamento e nonostante la consapevolezza di essere indagati”. Emerge dalle indagini svolte a Ribera e che hanno portato ieri all’ordinanza di custodia cautelare che ha posto ai domiciliari i fratelli Rached e Anis Khalfaoui, di 32 e 34 anni, mentre per una donna, Nicoleta Atomi, di 20 anni, romena, moglie di Rached, è stato disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

In trenta pagine dell’ordinanza di custodia cautelare disposta dal gip del Tribunale di Sciacca, Antonino Cucinella, su richiesta dei sostituti Michele Marrone e Roberta Griffo, vengono ricostruiti i quasi due mesi di attività tra metà a aprile e fine maggio di quest’anno. Grazie a una telecamera installata nei pressi dell’abitazione dei tre i carabinieri avrebbero monitorato la casa per riprendere numerosi episodi di spaccio a gente di età compresa tra i 18 ed i 40 anni. Alcuni assuntori sarebbero stati trovati in possesso della sostanza stupefacente ed è nel corso delle indagini che sono stati rinvenuti in un’area boschiva i 12 mila euro in banconote da 50,100 e 200 euro.

Per il gip sussistono i gravi indizi di colpevolezza ed ha disposto le misure cautelari a carico degli indagati che nelle prossime ore saranno sottoposti agli interrogatori di garanzia.

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