Ha voluto congedarsi con un comunicato stampa l’ex assessore Giuseppina Zabbara, e’ uno dei due amministratori che il sindaco Matteo Ruvolo ha silurato per fare spazio a Davide Caico e a Giovanni Di Caro.
La giunta Ruvolo bis, e’ ripartita ieri con l’assegnamento delle deleghe, oggi Giuseppi Zabbara scrive : In merito alle ultime vicende politiche che mi vedono coinvolta in prima persona, ci tengo ad esprimere il mio pensiero, non tanto su chi tra vecchi e nuovi comporranno la nuova giunta, ne tantomeno voglio soffermarmi sul perché, in quanto lontana da logiche che non mi appartengono nonostante i 16 mesi di attività amministrativa.
Ci tengo però a sottolineare il mio percorso, perché anche se “nuova” non sono rimasta solo a guardare e capire come e cosa fare. Ho sempre detto, a me stessa in primis, di essermi “prestata” alla politica proprio perché non mi sono mai reputata tale, vista anche la mia prima esperienza. Mi sono “prestata” perché ho pensato di interpretare e capire i bisogni e le esigenze di parte della comunità, in particolare di quella fascia più debole e che vive delle fragilità, mettendo il mio vissuto e la mia esperienza con l’unico scopo di FARE DEL BENE! Ecco: questa è la mia visione della politica, fare del bene senza per forza avere un riscontro in termini di consensi, anche se so benissimo che purtroppo l’ideale si scontra con il reale. Ed è esattamente quello che ho cercato di fare in questi mesi, in maniera trasparente ed onesta, tra le mille difficoltà di un periodo pandemico che ha bloccato tutte le attività se non quelle essenziali, e la difficile situazione economico finanziaria del Comune con approvazione di bilanci fermi agli anni passati. Ho sempre tenuto uno sguardo particolarmente attento al mondo che rappresentavo, cercando anche con piccoli gesti di dare un “senso sociale” a ciò che si stava facendo. Avrei voluto fare di più e avere avuto più tempo, soprattutto per i bambini disabili che sono da sempre il mio obiettivo, e per i quali avevo pensato di utilizzare dei fondi del Ministero dell’Interno (Fondo Povertà), per la progettazione e realizzazione della “Casa della Solidarietà”, in cui far convergere molteplici attività educative, psicomotorie, sensoriali e di integrazione e mi auguro che prima o poi sia dia seguito a questo. Avere avuto anche solo la possibilità di aiutare un disabile ad avere uno scivolo spostato per poter finalmente recarsi in spiaggia mi rende orgogliosa. Avere ascoltato coloro i quali hanno avuto bisogno e cercare di capire come aiutarli, per me è stato un onore immenso; porterò sempre nel mio cuore i volti e i sorrisi dei ragazzi della Comunità alloggio e dei disabili psichici che purtroppo per motivi di pandemia ho vissuto poco.
Paradossalmente la pandemia ha bloccato da un lato ma ha permesso dall’altro di progettare, poiché molte attività inizieranno spero a breve, proprio perché si è lavorato prima.
Le attività promosse e progettate durante il mio mandato sono state:
· Albo distrettuale, in cui convergono tutti gli enti del terzo settore e che era scaduto da tempo;
· PAC Anziani che sono attività che prevedono l’assistenza agli anziani non auto sufficienti.
· PON Sia Avviso 3 che prevedono dei tirocini inclusivi per 120 soggetti percettori di reddito che svolgeranno tale attività nelle aziende del territorio; ed educativa domiciliare per chi ha figli minori e percepisce reddito.
· Presentazione PAL 2018- 2019 per percettori di reddito di cittadinanza destinati a svolgere servizi di pubblica utilità nel nostro distretto.
· Programmazione “Dopo di Noi” che sono fondi che prevedono un progetto di vita nel tempo per soggetti disabili.
· Riprogrammazione legge 328/2000.
Di sicuro si poteva fare meglio e di più, ma spesso non ci sono state le condizioni per poterlo fare. Non c’è stato un passaggio di consegne tra dipendenti in pensione e quelli rimasti; ho trovato un ufficio sotto sforzo tra ricoveri di anziani, minori in case comunità, disabili, extracomunitari e finanziamenti che arrivano ma che per mancanza di risorse umane non si è riusciti a soddisfare in pieno. Fin da subito ho capito che tale Ufficio andava rilanciato e sostenuto proprio perché gran parte se non tutte le fragilità del territorio convergono lì e spero che questo si capisca e avvenga. Ringrazio tutti i dipendenti della Solidarietà che hanno mostrato impegno e disponibilità nel cercare di fare il massimo; a volte si è riusciti, altre volte no e spero di non aver tradito le aspettative di nessuno, quantomeno io non ho tradito le mie, essendo stata sempre me stessa e libera da condizionamenti .
Spesso infatti la “politica” non tiene conto delle vere esigenze del territorio, ma si perde in inutili giochi di “FORZA”, “POTERE” e “RUOLI” che invece dovrebbero sottostare all’interesse della Comunità che è chiamata a rappresentare”.
L’ex assessore infine, si rivolge al primo cittadino: ” Infine auguro al Sindaco Ruvolo e alla amministrazione un buon lavoro, affinché l’auspicato “slancio amministrativo” si possa verificare”.