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Non solo il caso della Neurochirurgia del Civico, indagine estesa ad altri sette reparti del Civico

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Natale Francaviglia, e’ il nome eccellente della medicina palermitana finito ai domiciliari nell’ ambito dell’inchiesta condotta dai Carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e che rischia di diventare un booomerang per l’ospedale Civico del capoluogo.

Gli investigatori stanno continuando a studiare le carte, confrontano e tirano le conclusioni cartella clinica dopo cartella clinica, ma cio’ che appare chiaro e’ che il caso delle liste di attesa nel reparto di Neurochirurgia non resterà isolato.

Un’altra forza di polizia giudiziaria continua a indagare su altri reparti all’interno dell’ospedale.

I finanzieri, a partire dal 2016, si sono concentrati su altri reparti. Quali? Cardiologia chirurgica d’urgenza, toracica e vascolare, Otorinolaringoiatra, Urologia, Nefrologia e Unità di terapia intensiva cardiologica. Tre anni fa sono state sequestrate le cartelle cliniche. Cio’ che emerge e’ che in molti potrebbero avere acquisto un “lasciapassare” particolare che si ottiene solo transitando da studi e centri privati.

La trafila prevede che, quando si ha necessità di un ricovero per eseguire accertamenti specifici o sottoporsi ad un intervento chirurgico, il cittadino deva essere visitato dallo specialista della struttura sanitaria pubblica. La visita va prenotata tramite il Cup. È lo specialista che poi attribuisce al paziente una determinata classe di priorità clinica e lo inserisce nella lista di attesa. Naturalmente questa procedura non si applica ai casi urgenti che transitano dal pronto soccorso.

Nel caso di Francaviglia, autorizzato a svolgere attività extramoenia, i carabinieri hanno scoperto che nel solo 2016 nelle liste di attesa del reparto erano iscritte 387 persone, di cui 180 visitate privatamente dal neurochirurgo e “mai transitate” dal Cup.

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