Sono trascorsi più di sette giorni dalla nomina di Alessandro Curreri come nuovo assessore del Comune di Sciacca ma, il grillino continua a rimanere senza l’attribuzione delle deleghe. Ieri sera qualche consigliere comunale, durante l’ultima seduta del consiglio, ha fatto rilevare la scadenza dei sette giorni imposti dalla legge al sindaco che Fabio Termine continua a non rispettare. E’ uno dei tanti segnali di una crisi di giunta che ora si tramuta in una corda tesa tra Fabio Termine e il Pd. Plateale l’assenza dell”intero gruppo consiliare dalla seduta di ieri sera. Vuol dire che il Pd non ha gradito come Termine vuole gestire la faccenda.
Al momento ha sostituito solo Mannino e non vorrebbe cedere altro. Gli assessori rimasti di Mizzica rappresentano l’ultimo baluardo identitario del movimento che in aula non esiste più e che per applicazione dello statuto comunale anche la consigliera Daniela Campione rimasta sola ha dovuto lasciare aderendo al gruppo misto. (Proprio il dibattito sull’applicazione e l’interpretazione della norma sulla formazione dei gruppi consiliari ieri sera ha registrato gli strappi tra le due opposizioni). Ma Termine e’ in difficoltà perfino per l’attribuzione delle deleghe a Curreri. In aula ieri sera si è limitato a motivare la sostituzione di Mannino come un semplice accordo di cartello prelettorale per dare spazio a chi si è speso e ha portato voti al progetto. Cosa che aveva gia esplicitato alla stampa.
“Le deleghe – ha detto Termine prendendo tempo – verranno assegnate entro lunedì”. Intanto, Curreri ieri per la prima volta si e’ seduto sulla poltrona che in consiglio occupava Mannino.
Il PD insiste e lo ha dimostrato ieri sera: vuole impegno pubblico del sindaco per il cambio di un terzo assessore da nominare a marzo. E la strategia di chi fa finta di non sentire, non attecchisce.
Non e’ un segreto che i dem avrebbero chiesto il cambio di Agnese Sinagra che ieri sera e’ tornata sotto attacco delle opposizioni sul tema randagismo in fase di comunicazioni presentate a sorpresa. Blo’, Santangelo e Brucculeri non ne hanno apprezzato le modalità di presentazione e ormai la spaccatura in due anime dell’opposizione e’ cosa conclamata.
La Sinagra e’ stata chiamata a relazionare per l’ennesima volta su randagismo stavolta chiedendo conto delle somme sparite dal bilancio per l’applicazione di una ordinanza per spese straordinarie per le quali le opposizioni avevano votato emendamento. Sola in quel momento dagli scranni della Giunta, la Sinagra ha fornito una sua ricostruzione mentre i consiglieri di opposizione e in particolare, anche i due ex assessori al ramo delle due sindacature precedenti, ovvero Gaetano Cognata e Paolo Mandracchia, l’hanno bacchettata esprimendo giudizi totalmente negativi sulla gestione della delega negli ultimi due anni e mezzo che ha visto aumentare considerevolmente la spesa per i randagi. Insomma, seduta dopo seduta, le opposizioni pare stiano fornendo le elenco delle motivazioni a Termine per silurare anche la docente saccense.