“In seguito all’appassionato appello della segretaria Dem Elly Schlein, che in questi mesi e a più riprese ha aperto ai comitati civici e ha invocato una partecipazione massiva per il rinnovamento del PD, ho deciso di aderire, insieme a tanti amici e compagni, al Partito Democratico”. La dichiarazione è del sindaco di Sciacca, Fabio Termine, arrivata poche ore prima del botto di Capodanno. Così il sindaco ha ufficializzato la sua adesione al Partito Democratico, “insieme a tanti amici e compagni”.
“Con il circolo del Pd di Sciacca, insieme a consiglieri, assessori e alla deputazione, continueremo con impegno a condividere l’azione amministrativa e parteciperemo con entusiasmo al processo di rilancio dell’area democratica nella nostra città”. E’ quanto aggiunge Termine che nelle sue poche righe di comunicato non fa mai riferimento al parlamentare regionale Michele Catanzaro, il deputato Dem del territorio.
“Nel solco del cammino tracciato dal lavoro della nuova segreteria nazionale – conclude Termine – entriamo portando il nostro entusiasmo per costruire una nuova fase politica e arricchendo la partecipazione al dibattito. Contribuendo, così, a scrivere un nuovo futuro per la nostra terra”. Con Termine nel Pd ci sono adesso tutti gli assessori della giunta, mentre non lo ha seguito Daniela Campione che da due mesi si è iscritta ai Verdi. La decisione di Termine non era nota a tanti nel Pd e adesso sarà al centro del dibattito politico. La scelta del sindaco evita modifiche in giunta. Altro che terzo assessore al Pd. Adesso sono tutti con il Partito Democratico. In serata l’onorevole Catanzaro ha commentato: “La notizia dell’ingresso del sindaco Fabio Termine nel Partito Democratico mi riempie di gioia, anche perché suggella un percorso politico che, indubitabilmente, punta a rafforzare l’identità politica di centrosinistra dell’amministrazione comunale di Sciacca”. Aggiunge che Mizzica ha così “superato definitivamente (e positivamente) alcuni di quei retaggi che, negli anni scorsi, avevano visto il movimento assumere posizioni a dir poco antitetiche nei confronti dei partiti e, in particolare, nei confronti del Partito Democratico”.