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Comune di Sciacca

L’opposizione di centrodestra a Sciacca: “Sulla forma di gestione del servizio idrico si investa subito il consiglio comunale”

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“La scelta della forma di gestione del servizio Idrico Integrato sta interessando l’opinione pubblica locale da qualche giorno a questa parte.  Il sindaco di Sciacca, nonché presidente della Assemblea Territoriale Idrica, ha annunciato che la scelta è stata compiuta e quindi che si va verso la società per Azioni anziché verso la Azienda Speciale Consortile. Il passaggio che stiamo affrontando è cruciale, sbagliare scelta adesso potrebbe significare piangerne le conseguenze negli anni avvenire. Riteniamo quindi che le valutazioni debbano essere approfondite nei luoghi demandati in considerazione del fatto che sarà il Consiglio Comunale comunque ad approvare i documenti fondamentali per la costituzione del soggetto gestore”.

E’ quanto sostengono i consiglieri comunali Calogero Bono, Pasquale Bentivegna, Silvio Caracappa, Gaetano Cognata, Lorenzo Maglienti, Giuseppe Milioti, Salvatore Monte e Carmela Santangelo, definendo “fondamentale la concertazione e che anche le stesse parti sociali possano esprimersi fermo restando le scelte che dovrà compiere la amministrazione comunale. Riteniamo quindi che, così come avvenuto in passato, ad esempio per la definizione del piano Aro, si debba discutere delle diverse ipotesi, e comunque della stessa ipotesi di lavoro individuata dal sindaco, in una seduta di Consiglio Comunale aperto da convocarsi con estrema urgenza. La nostra non è una proposta strumentale ma anzi vuole individuare un percorso il più condiviso possibile. Noi non abbiamo idee preconcette – aggiungono i consiglieri – seppur riteniamo la scelta della Società per Azioni sia quasi un contro senso nel momento in cui si va verso la gestione pubblica. Ecco perché chiediamo che il Sindaco debba spiegarlo in Consiglio Comunale alla presenza di tutte le parti che in questi anni hanno lottato per la risoluzione contrattuale e per una gestione pubblica del servizio. Chiediamo a tutti questi soggetti di unirsi a noi nella richiesta. Al contempo ribadiamo anche che la gestione pubblica del servizio idrico ha un senso se a partecipare sono tutti i comuni della provincia,  caso contrario si rischia davvero un flop e il tutto potrebbe diventare un pesantissimo boomerang. Ecco perché  – continuano dal centrodestra – contestualmente chiediamo con forza di accelerare le procedure che portino a una vera gestione unitaria e capire le reali intenzioni dei comuni non consegnatari e quindi se sono disponibili a entrare a far parte della costituenda società con contestuale consegna delle reti e delle risorse idriche”.

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