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Comune di Sciacca

Rifiuti e circoli, il centrodestra sempre all’attacco della giunta Valenti

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Sui rifiuti il sindaco, Francesca Valenti, ha cambiato idea rispetto al passato, mentre per i Circoli di Cultura e L’Unione ai quali è stato chiesto di lasciare i locali bisogna fare ogni sforzo per evitare una soluzione di questo genere. E’ l’opposizione di centrodestra, che dirama due note con dieci consiglieri (c’è anche Cinzia Deliberto) , ad iniziare la settimana all’attacco dell’amministrazione comunale di Sciacca.

Sui rifiuti i consiglieri partono da una frase del sindaco pronunciata in un’intervista: “Non dipende affatto da me”. Ed aggiungono: “Notiamo che in soli due anni il sindaco ha cambiato idea in quanto, adesso, se ci sono problemi igienico sanitari la colpa non è del sindaco mentre, in passato, si. Ricordiamo al sindaco – aggiungono i consiglieri di opposizione – che per legge è la massima autorità sanitaria e, nel caso specifico, anche il socio maggioritario nella proprietà degli impianti sul nostro territorio come per esempio la discarica Saraceno Salinella e il compostaggio di Santa Maria. Per noi il sindaco deve essere il sindaco e in quanto tale deve risolvere le vicende che riguardano la propria città e non far soffocare i propri cittadini nelle proprie case con umido e rifiuti che non possono conferire e tutto ciò per non aver vigilato adeguatamente sui propri impianti e sul loro utilizzo. Questa vicenda non nasce ieri ed è da mesi che saltano turni di raccolta umido”. Per il centrodestra, con riferimento alla discarica, c’è un “mancato controllo e il sindaco di Sciacca non ha monitorato adeguatamente e non sapeva (perché se sapeva è più grave) che erano stati autorizzati conferimenti anche a Comuni fuori ambito”.

Poi il centrodestra definisce “gravissimo che la Sogeir non abbia ancora trasferito la proprietà degli impianti alla Srr in quanto sono degli adempimenti che per legge andavano completati e che erano già stati attivati e quasi conclusi circa due anni fa”.

Oggi è necessaria una azione importante anche con ordinanze specifiche che sono una prerogativa del Sindaco. Per evitare questo disastro saremmo disponibili anche a farla noi ma la legge impone che è il sindaco la massima autorità sanitaria.

L’opposizione indica una soluzione, nell’immediato: “Se il sindaco non si sente di fare tale ordinanza igienico sanitaria ha anche un’altra soluzione, per evitare il tracollo igienico sanitario e di immagine della nostra città, si armi di tutta la documentazione di fattibilità e pretenda, come è stato fatto in passato, che sia la Regione a firmarla per tutti i comuni dell’ambito.”

A proposito dei locali che i Circoli devono lasciare, “problematica seria che rischia di paralizzare due risorse storiche della nostra città”, l’opposizione afferma: “Non possiamo permetterci di mettere i lucchetti ai due circoli e, per questo motivo, riteniamo utile un serio confronto per capire quale sia la strada migliore da intraprendere per correre contro il tempo ed anticipare i 45 giorni dati. ai rispettivi gestori, per fare i bagagli. A cascata, non ce ne voglia nessuno, vorremmo capire se le rispettive agibilità sono invece garantite e presenti per il resto dell’intero stabile. Ai rispettivi presidenti ed a tutti i soci va, stamane, la nostra più ampia solidarietà e la scontata disponibilità a discutere con l’amministrazione e gli uffici competenti per ipotizzare un programma di lavoro celere. Basta lucchetti! Basta strutture chiuse. Non possiamo permetterci più alcun passo indietro”.

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