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Comune di Sciacca

I trombati delle ultime Regionali fanno ricorso per tentare di rientrare all’ARS

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Dicono che si siano riuniti in un Gruppo Whatsapp, al fine di scambiarsi informazioni, per condividere tutti i cavilli legali che possano prima o poi tornare utili. Chissà, magari quel gruppo lo hanno elegantemente denominato “Gli irriducibili”. Difficile immaginare che possano essersi battezzati “I trombati”. Fatto sta che dopo l’alcamese Giacomo Scala e il siracusano Vincenzo Vinciullo, altri candidati all’ARS che non ce l’hanno fatta sono pronti a sottoscrivere tutti lo stesso ricorso. Contestano la mancata osservanza, da parte di chi è stato eletto (al loro posto, ovviamente) della legge Severino, nella parte in cui la Regione avrebbe fatto firmare dei moduli in cui si chiedeva, in tema di autocertificazione, di rispettare una legge del 1990 che, però, non esiste più, e che è stata superata proprio dalla cosiddetta ”Severino”. Oggi “Il Fatto Quotidiano” ha rivelato che tra chi è pronto a firmare questo ricorso ci sarebbero anche Giovanni Panepinto (che, evidentemente, vuol tornare all’ARS al posto di Michele Catanzaro, che però si è piazzato davanti a lui alle ultime elezioni) e l’ex europaramentare (ex Forza Italia, oggi UDC) Salvatore Iacolino, che vorrebbe entrare a Sala d’Ercole al posto di Margherita La Rocca Ruvolo. Gente che ha avuto un bel po’ di voti, ancorché meno di chi li ha preceduti nelle rispettive liste. Sono numerosi i deputati di lungo corso che non riescono ad accettare di dover restare a casa. Naturalmente spiegano che la norma va rispettata. C’è chi lo ha fatto e chi no. Basterà questo per cambiare l’esito elettorale dello scorso 5 novembre?

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