La Sicilia si prepara a combattere la crisi idrica con una soluzione tempestiva: la riattivazione dei dissalatori di Porto Empedocle, Gela e Trapani, grazie al sostegno della cabina di regia nazionale per l’emergenza idrica, presieduta dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini.
L’iniziativa, presentata dal commissario incaricato Nicola Dell’Acqua e accolta favorevolmente dal presidente della Regione Renato Schifani, prevede l’installazione di tre moduli temporanei entro giugno 2024, in attesa degli impianti definitivi.
Riattivazione dei dissalatori per fronteggiare la siccità
La proposta della Regione Siciliana mira a garantire una fornitura d’acqua costante e adeguata, cruciale per affrontare l’emergenza siccità che affligge la regione.
La riattivazione dei tre dissalatori dismessi da oltre un decennio permetterà di raggiungere una capacità di produzione iniziale di 500-600 litri al secondo. Le opere strutturali per la presa a mare sono progettate per consentire un aumento del 50% della produzione, raggiungendo fino a 900 litri al secondo.
Un impegno con risorse significative
Per garantire la realizzazione del progetto, il governo della Regione Siciliana ha stanziato 90 milioni di euro all’interno dell’Accordo di coesione sottoscritto con il governo nazionale, integrati da ulteriori 10 milioni provenienti dal bilancio regionale. Questa manovra finanziaria permetterà l’accelerazione dei lavori e la rapida installazione dei moduli temporanei, assicurando acqua potabile ai cittadini già dai prossimi mesi estivi.
Le dichiarazioni del presidente Schifani
Il presidente della Regione, Renato Schifani, ha espresso soddisfazione per l’accelerazione del progetto:
«Desidero rivolgere il plauso del mio governo alla cabina di regia nazionale e al commissario Dell’Acqua per aver accolto la mia proposta. Restituire ai siciliani impianti indispensabili per un’adeguata fornitura idrica è fondamentale, specie in vista dei cambiamenti climatici che ci costringono a fronteggiare lunghi periodi di siccità».
Questa strategia rappresenta un passo avanti significativo per affrontare le sfide legate alla gestione delle risorse idriche e garantire una maggiore resilienza a periodi di grave siccità.
Conclusione
Con l’installazione dei moduli temporanei entro giugno, la Sicilia punta a garantire una distribuzione d’acqua sufficiente e a ridurre l’impatto della siccità sulla popolazione. Il progetto, supportato da ingenti risorse economiche e dall’impegno del governo regionale, è una risposta concreta e urgente all’emergenza idrica.