“Ormai con la desertificazione e con le mutazioni climatiche dobbiamo cominciare a guardare, specialmente noi che siamo un’isola, al tema del riutilizzo delle acque del mare.
Lo hanno fatto paesi come Dubai e gli Emirati arabi, vivono di questo perché lì non piove mai. Penso che la Sicilia debba cominciare a guardare con coraggio, ma con convinzione, alla soluzione del problema attraverso l’utilizzo dell’acqua del mare, la desalinizzazione e grossi impianti di potabilizzazione.
Questo è lo scenario al quale io guardo e penso sia uno scenario obbligatorio”. Così il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, intervenendo al recruting day di Webuild a Palermo per la selezione di 200 persone da inserire in un piano di formazione.
“Adesso ci stiamo muovendo per tamponare l’emergenza idrica però facendo in modo che queste misure facciano parte di un intervento strutturale, non buttare soldi a pioggia ma fare in modo che sia l’inizio di un percorso di ristrutturazione della rete idrica di Agrigento, di quella di Caltanissetta, di sistemazione di alcune realtà inserite in un progetto più ampio”, ha aggiunto.”Ormai con la desertificazione e con le mutazioni climatiche dobbiamo cominciare a guardare, specialmente noi che siamo un’isola, al tema del riutilizzo delle acque del mare.
Lo hanno fatto paesi come Dubai e gli Emirati arabi, vivono di questo perché lì non piove mai. Penso che la Sicilia debba cominciare a guardare con coraggio, ma con convinzione, alla soluzione del problema attraverso l’utilizzo dell’acqua del mare, la desalinizzazione e grossi impianti di potabilizzazione. Questo è lo scenario al quale io guardo e penso sia uno scenario obbligatorio”. Così il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, intervenendo al recruting day di Webuild a Palermo per la selezione di 200 persone da inserire in un piano di formazione.
“Adesso ci stiamo muovendo per tamponare l’emergenza idrica però facendo in modo che queste misure facciano parte di un intervento strutturale, non buttare soldi a pioggia ma fare in modo che sia l’inizio di un percorso di ristrutturazione della rete idrica di Agrigento, di quella di Caltanissetta, di sistemazione di alcune realtà inserite in un progetto più ampio”, ha aggiunto.