Si è svolta presso il Museo delle Trame Mediterranee di Gibellina, una preview della mostra dal titolo “Roba Stagnata, l’antica ceramica di Burgio” che verrà inaugurata il prossimo mese di settembre e i cui curatori sono Vito Ferrantelli, Enzo Fiammetta, Sergio Intorre e Maria Reginella.
Hanno partecipato all’anteprima il presidente della Fondazione Orestiadi, l’onorevole Calogero Pumilia, il sindaco di Gibellina, Salvatore Sutera, diversi assessori dei comuni di Vita, Partanna, Menfi, Gibellina, la professoressa Maria Concetta di Natale, Antonella Corrao, Francesco Bertolino.
In occasione di questa anticipazione sono stati esposti dei manufatti in maiolica delle botteghe burgitane della prima metà del XVII secolo, nei quali si può leggere la stretta connessione con la produzione calatina coeva.
Alla fine del XVI secolo, infatti, un gruppo di ceramisti, appartenenti alle più importanti botteghe di Caltagirone (Maurici, Gangarella, Savia, Sperlinga), si trasferì a Burgio, influenzando in maniera profonda la produzione dei ceramisti locali.
I caltagironesi insegnarono ai ceramisti, dove, peraltro, esisteva già una produzione di terrecotte per usi domestici e per la campagna, locali l’uso degli smalti e dei colori. Nacque così, nella piccola cittadina dell’estremo versante occidentale della provincia di Agrigento, la ceramica artistica che vivrà il suo periodo aureo tra la seconda metà del XVII secolo e la prima metà del XVIII, grazie ad una ricca ed elegante produzione di vasi da farmacia.
La mostra è organizzata dall’associazione culturale “Pro Muceb – Museo della Ceramica di Burgio”, dalla Fondazione Orestiadi e dal Museo delle Trame Mediterranee con il patrocinio dell’Osservatorio per le Arti Decorative in Italia “Maria Accascina” dell’Università di Palermo e del Comune di Gibellina.
Il Museo delle Trame Mediterranee, che fa parte della Fondazione Orestiadi di Gibellina, fu istituito nel 1996 dal Senatore Ludovico Corrao. Esso esprime, attraverso le collezioni esposte, la molteplicità dei linguaggi artistici che rappresentano degnamente la complessa storia culturale del “mare nostrum”, contesto di riferimento delle opere esposte.
Nella mostra di opere inedite che si svolgerà a fine settembre, piatti, ciotole di varie dimensioni con decorazioni floreali e zoomorfe, vasi, albarelli, bottiglie, cilindri, prodotti in Età Moderna, verranno allestiti nelle teche del prestigioso Museo, offrendo ai visitatori un excursus completo sullo sviluppo dell’antica tradizione ceramica delle botteghe burgitane del tempo.
Durante l’anteprima, il curatore Vito Ferrantelli ha dedicato un momento per valorizzare l’impegno dell’onorevole Calogero Pumilia.