La collezione di cannoni del Museo del Mare di Sciacca è la più importante d’Italia e nelle ultime ore si è arricchita di uno tra i pezzi più pregiati. E’ un cannone ad avancarica che era stato esposto ad Amsterdam e poi trasferito all’Arsenale Militare di Palermo. Fa parte di una collezione “con pezzi unici al modo”, come sottolinea Pippo Cattano, Ispettore Onorario ai Beni Architettonici di Sciacca.
In un’intervista a Risoluto.it Cattano descrive il cannone, “uno smeriglio ad avancarica in bronzo, della prima metà del ‘500, che reca la sigla di chi lo ha realizzato, Battista Merello. La Parissona Grossa era una nave da guerra francese che la famiglia Parissona ha acquistato trasformandola in nave da carico. Lo smeriglio faceva parte dell’armamento. Recuperare tutto questo è stato possibile negli anni grazie all’importante lavoro di un gruppo di sub guidati da Lillo Santangelo.
Questo e gli altri reperti che si trovano al Museo del Mare di Sciacca, provenienti dalla sede di Muciare, distrutta dal nubifragio del 2016, in cui ha perso la vita l’allevatore di 60 anni Vincenzo Bono, sono particolarmente apprezzati dai visitatori della struttura museale che, come riferisce Pippo Cattano, potrà essere ulteriormente arricchita. Nella sede di Muciare si trova un altro cannone che la Soprintendenza aveva destinato a Sciacca e che non faceva parte di quella nave. E’ in programma il trasferimento al Fazello.