Chi non ha ancora presentato le dimissioni dopo la richiesta estesa a tutti di appena 24 ore fa della sindaca Valenti, sono gli assessori Paolo Mandracchia e Filippo Bellanca.
I due assessori che in questi mesi sono stati indubbiamente i più esposti. Mandracchia con l’ingombro delle deleghe a lui assegnate e Filippo Bellanca per il ruolo di spicco di vice sindaco che lo ha visto in un affiancamento più marcato accanto alla sindaca. Non a caso chi oggi non ha ritenuto di dover procedere a quello che hanno fatto invece i tre colleghi Settecasi, Neri e Alongi, sono anche i due che di crisi amministrative ne hanno viste e vissute di più per essere in politica da circa un ventennio.
Entrambi non ritengono un atto dovuto le dimissioni. Anzi, la interpretano come una chiara bocciatura dell’operato svolto e pertanto, attenderanno invece la determina a firma della sindaca Francesca Valenti di revoca delle deleghe assessoriali. Insomma, una concretizzazione per mano della stessa di quell’azzeramento paventato dalla stessa e che finora, ha prodotto le dimissioni a catena dei tre.
Questa mattina Paolo Mandracchia ha spiegato a Risoluto.it le ragioni del rimanere al suo posto. Una decisione che chiarisce è stata presa di concerto con la lista Uniti per Sciacca che lo ha portato in consiglio comunale a suon di più di 500 voti e che poi l’ha visto premiato con un posto in giunta.
Ma se l’uscita di Mandracchia sembra essere quasi un passo rassegnato (lui conserverebbe lo stesso il posto in consiglio comunale). Quella di Filippo Bellanca si paventa già una possibile uscita di scena non di certo indolore. Il vice sindaco che al momento, si nega in dichiarazioni alla stampa, pare essere pronto a ben diverso atteggiamento rispetto il suo collega. D’altronde sarebbe stato garantito dal suo gruppo politico e dalla stessa sindaca quando all’inizio dell’estate, ha lasciato il suo posto in consiglio al collega di partito Gianluca Guardino.
Intanto, in quelle che sembrano le ultimissime ore di Mandracchia amministratore, lo stesso si difende dall’ennesimo attacco del Movimento Cinque Stelle che oggi provocatoriamente in una nota indica un buon motivo all’assessore per farlo.