Molte le reazioni dopo la revoca della dichiarazione di fallimento della Calcestruzzi Belice. Don Luigi Ciotti ha scritto un messaggio al sindaco di Montevago, Margherita La Rocca Ruvolo:
“Un abbraccio a tutti – ha esortato così – e continuiamo a camminare insieme con trasparenza e coraggio e Responsabilità…”. Il presidente di Libera insieme al Cardinale Francesco Montenegro, aveva dato la disponibilità nei mesi scorsi a pagare il debito della Calcestruzzi nei confronti dell’Eni pur di trovare una soluzione alla vicenda ed evitare il licenziamento degli operai.
Mentre la Cgil che in questi mesi, ha seguito passo passo la vicenda degli undici lavoratori, ha commentato la sentenza con una nota a firma del segretario provinciale Massimo Raso e del rappresentante della Fillea, Vito Baglio. “Ma la battaglia – hanno commentato i due sindacalisti – non è finita. Adesso si deve riattivare il lavoro, cosa non facile dopo mesi di inattività e dopo che, assai incautamente, sono state operate scelte discutibili da parte dell’Agenzia in merito ai rapporti con clienti e banche. Come Cgil e Fillea chiederemo subito la riconvocazione al tavolo del Ministero per avviare il confronto con i nuovi vertici dell’Agenzia”.
“Dire che sono felice – aggiunge il sindaco di Montevago Margherita La Rocca Ruvolo – mi sembra un eufemismo, sono più che contenta per la decisione assunta dalla Corte d’Appello di Palermo in questa vicenda. Ma soprattutto sono soddisfatta perché, come ho detto in questi mesi, era stata posta in essere un’ingiustizia gravissima, per un debito irrisorio e contratto prima dell’amministrazione giudiziari, gli 11 lavoratori venivano licenziati
“Ma accanto alla soddisfazione – aggiunge il primo cittadino – c’è anche la preoccupazione. È adesso fondamentale e prioritario un incontro con l’Agenzia nazionale dei beni confiscati. Per i lavoratori servono rassicurazioni che al momento non ci sono, ricordo a me stessa che sono stati licenziati con lettera fatta recapitare il 10 gennaio 2017”.
