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Vinitaly, Francesca Planeta: “L’enoturismo ci permette di destagionalizzare il turismo” (Video)

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Al Vinitaly la Sicilia del vino si racconta fino al 13 Aprile e tra i presenti anche le cantine delle terre sicane come Cantine Barbera, Cantine Settesoli, De Gregorio, Di Giovanna e naturalmente Planeta che oggi vive il suo ventisettesimo Vinitaly.

Ai microfoni di Risoluto, Francesca Planeta che sottolinea come il vino sia uno strumento straordinario per il turismo tutti i mesi dell’anno

Quella di Planeta è una storia di coraggio e impegno, di innovazione e tradizione: azienda e famiglia che si identificano, entrambe con lo sguardo rivolto all’orizzonte e i piedi saldamente nella terra, nei suoi valori. Coraggio e innovazione, perché a partire dagli anni ‘90 la penultima generazione – un manipolo di ventenni, guidati da Alessio Planeta, sotto l’ala protettrice  del fondatore Diego Planeta – ha avviato un progetto completamente nuovo, che ha messo il  vino al centro di tutte le attività agricole di famiglia. Dopo avere inaugurato nel 1994 la prima  cantina all’Ulmo, ha preso vita il “Viaggio in Sicilia”: in poche parole, la ricerca dei territori  più vocati sull’Isola, dove creare delle cantine autonome e produrre quelle che si ritenevano  le eccellenze di ciascuna area, lavorando sui vitigni autoctoni ma continuando a sperimentare  le varietà internazionali, queste ultime soprattutto a Menfi, il centro operativo dell’azienda, dove mai si è interrotta la crescita di vigne e cantine. La successiva tappa del viaggio è a  Vittoria, siamo nel 1997 e qui regna l’unica DOCG siciliana, il Cerasuolo di Vittoria, con i primi vigneti e il successivo acquisto della tenuta di Dorilli; quindi Noto nel 1998 – con il preciso intento di raggiungere l’eccellenza nel Nero d’Avola, nella sua zona di elezione – con l’acquisto della tenuta di Buonivini; poi l’Etna, con l’acquisto nel 2008 dei primi 12 ettari di terreno a Sciaranuova, sul versante nord, e via via gli altri acquisti, che hanno portato a 32 gli ettari sul vulcano, dedicati al Nerello Mascalese e al Carricante, con piccole sperimentazioni di Pinot noir e Riesling. Questo viaggio ideale si conclude al momento a Capo Milazzo, nella minuscola cantina della Baronia, dove dal 2011 il focus è stato la DOC Mamertino e diverse antiche varietà autoctone, tra le quali spicca il Nocera. Oggi sono complessivamente 395 ettari e sette cantine in cinque diversi territori. Ciascuna con il suo enologo responsabile, ciascuna completamente inserita nel proprio territorio e su di esso modellata. Quattro dei cinque territori producono esclusivamente uve e vini certificati in regime biologico; Planeta aderisce al protocollo di sostenibilità SOStain fin dalla sua nascita: un’ulteriore garanzia di attenzione all’ambiente e al territorio. 

Salvo Ognibene
Salvo Ognibenehttp://www.salvoognibene.it
Nato in Toscana ma cresciuto a Menfi, ama la pasta, la bici e la Sicilia. E’ laureato in Giurisprudenza all’Università di Bologna ed ha conseguito due master di cui uno in Marketing digitale alla LUMSA. Sommelier e giornalista, si occupa di comunicazione con attività di ufficio stampa e PR. Degustatore e collaboratore di guide enogastronomiche, è autore di 5 libri.

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