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Comune di Sciacca

Piogge anche nell’area del Verdura, ritardata l’immissione di 40 mila metri cubi di acqua

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Ad agosto la protesta per ottenere l’acqua per le campagne ed a settembre, per ben due volte, grazie alla pioggia, la richiesta di ritardare l’immissione di 40 mila metri cubi di acqua nel fiume Verdura. Protagonisti agricoltori e sindaci di un vasto territorio agrigentino nel quale insistono, in particolare, agrumeti.

C’è stato anche un sit-in, quando il fiume Verdura era a secco, per sollecitare il Commissario per l’emergenza idrica in Sicilia a destinare un quantitativo di acqua per l’irrigazione dei terreni a Burgio, Villafranca Sicula, Caltabellotta e Chiusa Sclafani.

A distanza di pochi giorni e dell’assegnazione di 40 mila metri cubi la prima richiesta ad Enel, che gestisce la centrale San Carlo, di ritardare di una decina di giorni il rilascio perché le piogge hanno portato acqua sul fiume Verdura.

“Abbiamo continuato a chiedere di ritardare il rilascio di questo quantitativo, trovando grande disponibilità da parte di Enel – dice il sindaco di Burgio, Enzo Galifi – perché con le piogge, sia pure modeste, un po’ di acqua è arrivata, c’è stata una boccata d’ossigeno per i nostri agricoltori e quella che ci è stata assegnata preferiamo riceverla in un momento successivo”.

L’acqua che verrà rilasciata, a beneficio dei terreni di questi comuni, parte dalla diga Prizzi, arriva al Gammauta e poi alla centrale Enel di San Carlo. Da tempo non si vedeva un quantitativo di acqua come quello delle ultime ore, grazie alle piogge, nel fiume Verdura. Poco o nulla rispetto agli anni passati quando le copiose piogge invernali mantenevano sempre un elevato carico sul Verdura. Rispetto alle condizioni precedenti alle ultime piogge, invece, una situazione nettamente diversa.

Nella foto, il sindaco di Burgio, Enzo Galifi, e il fiume Verdura

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